L’osmanto, noto anche come olivo dolce e olivo del tè, presenta un profumo che ha la capacità di rinfrescare l’aria, pur essendo sufficientemente intenso da diffondersi per diverse miglia. Questo fiore meraviglioso è stato descritto dal poeta cinese Yang Wanli della Dinastia Song (960-1279) con parole evocative, sottolineando il suo carattere quasi celestiale.

Appartenente alla famiglia delle Oleaceae, l’osmanto (osmanthus fragrans) si presenta sotto forma di arbusto con fiori che possono variare in colore, dal bianco argentato all’arancio dorato fino al rosso, a seconda della varietà.
La fioritura avviene in autunno e primavera, a seconda della varietà e delle condizioni climatiche, e l’intensità del profumo si diffonde nell’aria con note fruttate e mielate, ricche di sfumature di albicocca, pesca e cuoio.
Il nome stesso deriva dal greco, dove “osme” significa odore e “anthos” fiore. Sebbene la sua origine sia da ricercarsi in Cina, dove viene chiamato gui hua, è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.

In Cina, l’osmanto è coltivato come arbusto ornamentale nei pressi di templi buddisti, particolarmente nella valle del Manjuelong. La sua introduzione in Europa risale alla metà del diciannovesimo secolo, grazie al botanico francese Jean Marie Delavay, che lo portò nel continente, dove continuò a diffondere il suo profumo incantevole nei giardini occidentali.

Non solo è una delle essenze più ambite in profumeria, ma l’osmanto trova impiego anche come aromatizzante in bevande, come il tè, una pratica che risale ai tempi della Dinastia Ming. Inoltre, in cucina, è utilizzato in modo particolare nella regione di Jiangnan, dove viene coltivato su vasta scala per arricchire i piatti con la sua dolcezza e freschezza.

All’interno della cultura asiatica, l’osmanto è considerato un simbolo di amore e romanticismo. Secondo antiche tradizioni nuziali, le spose lo donavano alle famiglie del futuro marito, non solo per essere accolte, ma anche per augurare prosperità e numerose nascite.

La bellezza e il profumo dell’osmanto hanno ispirato numerose favole orientali. Secondo una leggenda della mitologia cinese, questo fiore ha origini divine, cresciuto nel paradiso lunare fino a quando una divinità, non potendo più sopportare le sofferenze umane, decise di spargere i suoi semi sulla terra. Da questi semi nacquero piante aromatiche, e il distillato dei loro fiori divenne una medicina per alleviare le pene del genere umano.

La produzione dell’assoluta di osmanto, un estratto pregiato, avveniva in passato tramite metodi come l’enfleurage e l’infusione. Oggi, si ottiene attraverso l’estrazione dei fiori in etere di petrolio, seguita dalla dissoluzione della concreta in etanolo.
L’olio essenziale presenta una complessità olfattiva incredibile, ricca di note dolci, mielate, floreali e fruttate, con sentori di albicocca e un prezioso sottofondo di legni e spezie.

Il profumo dell’osmanto è composto da varie molecole odorose, come la aldeide benzilica e il butirrato di amile, conferendo aromi cremosi e fruttati. Altri componenti, come il y-decalattone e l’o-decalattone, aggiungono sentori di latte e pesca. Inoltre, diversi derivati dello ionone caratterizzano il profumo di iris e violetta, mentre il cis-jasmone offre una nota di fiori bianchi. Infine, il trans-a-carotene e il trans-ß-carotene contribuiscono alla complessità olfattiva dell’osmanto.

In conclusione, l’osmanto non è solo un fiore di straordinaria bellezza e profumo, ma rappresenta anche un profondo legame culturale e simbolico tra amore e tradizione. La sua presenza nei giardini e nelle cucine di tutto il mondo continua a ispirare e affascinare, mantenendo viva la magia di un fiore che incarna l’essenza stessa della natura.

E’ una gemma preziosa della profumeria e un fiore dal fascino intramontabile. Il suo profilo olfattivo unico, la rarità dell’essenza e la sua storia millenaria lo rendono un ingrediente imprescindibile per i nasi profumieri e gli appassionati di fragranze raffinate.
Presente nelle composizioni più esclusive, continua a incantare con il suo aroma avvolgente e le sue sfumature uniche, rendendosi testimone della perfetta fusione tra natura e arte olfattiva.

CONDIVIDI

No Comments

Leave a comment

You must be logged in to post a comment.