Il profumo va indossato, come un abito, un complemento alla propria personalità, e non un semplice cosmetico.

Si spruzza sulle zone più calde del corpo, dove pulsa la vita, il sangue scorre più in superficie e la temperatura corporea è più elevata, consentendo quindi al calore di esaltare la dimensione olfattiva.

È importante anche che le zone siano mobili, in modo da emanare un piacevole odore a ogni movimento che si effettua.
Ad esempio, l’interno dei polsi, ma senza strofinarli tra di loro (altera l’equilibrio della fragranza), la piega del gomito, in mezzo al décolleté, dietro i lobi delle orecchie, il retro delle ginocchia, la parte interna delle caviglie.

Il collo, in primo piano nell’arte della seduzione, è un altro luogo canonico su cui vaporizzare o stendere alcune gocce di profumo, poiché muovendosi leggermente le persone che verranno sfiorate lo avvertiranno in modo sottile e sexy, anche se alcuni addetti ai lavori non sono d’accordo in quanto, a causa della percentuale di alcol, in quella zona potrebbero insorgere macchie.

Qualche creatore, come il celebre Jacques Polge in esclusiva per Chanel, suggerisce, in particolare agli uomini, di spruzzarne un po’ all’interno dei revers di giacche e cappotti, mentre Mademoiselle Coco era solita farlo sull’orlo della sua gonna che, mentre svolazzava a ogni movimento, rilasciava deliziosi effluvi floreali.
E poi «spruzzatelo ovunque desideriate essere abbracciate», come era solita ripetere lei.

Marilyn Monroe, invece, tamponava direttamente il tappo di cristallo del suo Chanel Nº 5 dietro i lobi delle orecchie.
È buon uso, inoltre, vaporizzare il profumo a circa 20/25 cm di distanza, anche se Estée Lauder consigliava di «tenere il flacone a circa 50 cm dal corpo, ad altezza décolleté, spruzzarlo nell’aria e camminare poi in quella nuvola profumata». Da provare.

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